Come agisce?
Una terapia innovativa promettente farmacologica: l’Imatinib blocca specificamente l’enzima alterato KIT, che è coinvolto nella crescita incontrollata delle cellule tumorali, e il recettore per il PDGF, che è un altro enzima che può essere collegato, in alcuni casi, alla proliferazione dei GIST. Si parla di «terapia molecolare mirata» a proposito di Imatinib proprio perché la sua azione, analogamente ad altri farmaci, è specifica verso bersagli molecolari molto importanti per la proliferazione della cellula tumorale.
Effetti collaterali?
- nausea e vomito: la nausea è uno degli effetti collaterali piu’ frequenti, a volte accompagnata da vomito e/o dolore addominale.Per alcune persone, prendere la medicina a stomaco pieno, insieme con il pasto o subito dopo serve a ridurre il disturbo. Si ricorda di evitare il pompelmo (sia il frutto, sia il succo) mentre si è in terapia con Glivec,
- ritenzione idrica, con gonfiore delle caviglie, gonfiore intono agli occhi e del viso: è un disturbo abbastanza comune, non dannoso anche se esteticamente talora sgradevole, che in genere si risolve da sé.
- diarrea, si può controllare con appositi farmaci, ma è importante bere molto per reintegrare i liquidi perduti (meglio bere molto poco e sovente, in caso di vomito),
- esantema cutaneo (eruzione cutanea con macchie o vescicole o prurito): alleviabile con antistaminici o pomate specifiche per l’idratazione della pelle, a seconda dell’intensità ed estensione, sempre sotto guida medica,
- astenia (insufficiente reazione agli stimoli caratterizzata da indebolimento generale), affaticamento e spossatezza possono essere frequenti,
- crampi muscolari
- indebolimento dei capelli: alcuni pazienti hanno riportato questo fenomeno, con un generale indebolimento e un’aumentata perdita di capelli. Anche questo effetto, laddove si è verificato, è stato temporaneo e limitato ai primi mesi di trattamento.
- neutropenia (basso livello del numero di globuli bianchi che combattono l'infezione)
- trombocitopenia (basso numero di conta delle piastrine)
- anemia (diminuzione del numero di globuli rossi)
Inoltre, vi può essere:
- tossicità epatica (per esempio, con aumento delle transaminasi), che talvolta può compromettere la somministrazione regolare della terapia. I pazienti con malattie del fegato, o condizioni di rischio in tal senso (infezioni da virus dell'epatite) possono richiedere una particolare attenzione da parte dell'epatologo, ed eventualmente anche trattamenti epatologici specifici.
Come sempre tutte le informazioni riportate in questo articolo, semplificate e sintetizzate, sono state prese dai siti ufficiali che trovate nella pagina LINK.
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